giovedì 30 luglio 2020

Il sole


Ieri abbiamo deciso di andre a vedere l'alba.
Il giro, come ultimamente sta capitando spesso, è partito da casa:
Bentivoglio, Oasi la Rizza, Casone del Partigiano, Rubizzano, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Maccaretolo e nuovamente San Giorgio poi a casa.

Un bel giro e stiamo scoprendo dietro casa tanti bei posti.
Inoltre, a parte il tratto che ci ha portato a Maccaretolo, è tutto in ciclabile e anche quello per strada, con veramente poco traffico.

Ora la parola alla Cà

Assieme io e papà Luca siamo partiti alla notte,
per cercare l'alba.


Ecco arriva l'alba!!!


Le oche. Ci siamo fermati per guardare e poi siamo partiti.



Siamo andati a "Casone del partigiano" e l'abbiamo guardato un po'. Abbiamo guardato poco perchè aveva tantissime zanzare tante, e siamo partiti.



Passiamo da Rubizzano e poi andiamo a Pieve di Cento per fare la colazione con la ciclabile.




Dopo siamo tornati a casa e a Maccaretolo abbiamo visto una chiesa molto grande e un paese con il nome strano: FORTUNA


A San Giorgio di Piano una grande buca ha fatto fare un grande salto alla bicicletta e è uscito dalla borsa il cellulare di papà Luca che è in terra. Io ho corso e ho salvato il cellulare di papà Luca.
Poi abbiamo ancora pedalato e ecco siamo andati a casa.

2020 - E dopo la chiusura partiamo pedalando






2019 - Il viaggio - da Mantova a Peschiera



Ed eccoci qua a misurarci con un'uscita vera.
Per l'occasione abbiamo chiesto in prestito ad amici una bibici Casadei a pedalata assistita. 
Per sicurezza, visto che era la prima volta che ci misuravamo con tanti KM abbiamo deciso di dividere il percorso in 2 giorni: ANDATA e RITORNO

1° giorno 

Il percorso diretto è completamente in ciclabile ma, guardando nella cartina che avevamo preso a Mantova l'anno prima , abbiamo pensato di andare a visitare un mulino lungo la strada, quello di Goito.
Il mulino c'era ma purtroppo era stato chiuso da non molto ... e Chiara non ha molto gradito. Inoltre, per riprendere la ciclabile abbiamo dovuto fare alcuni chilometri di provinciale e non è stato molto piacevole, anche perchè essendo feriale era molto trafficata da camion.
Da questo punto di vista la bibici non aiuta in quanto ogni piccolo movimento di chi sta dietro si ripercuote su tutto l'assetto della bici e deve essere controllato dall'ignaro ciclista-guidatore. 
Comunque rientrati sulla ciclabile tutto ha ripreso a scorrere con piacevolezza.

Altro piccolo problemino: il bisognino.
Sembra indelicato parlarne qua ma la ciclabile passa a fianco ad alcuni paesi ma tendenzialmente è immersa tra campi, sull'aargine del Mincio. Per cui è bene organizzarsi per sistemi alternativi o tenere pronta una cartina per deviazioni d'emergenza.

Comunque, dopo aver risolto la nostra emergenza con una piccola deviazione, siamo pronti per la pausa pranzo e approfittiamo del Chiosco dei mulini dove possiamo anche ricaricare la batteria, che comunque aveva ancora una bella carica. 

La pedalata assistita è molto interessante.
Ci ha dato la tranquillità di non dover solo basarsi sulle nostre forze, ma nello stesso tempo di poter continuare a pedalare. 

NOTA TECNICA - Nel nostro caso il motore era anteriore ma con tutto il peso dietro e nel caso della bibici vuol dire 2 persone. Quando la salita è un piuttosto ripida inizia a slittare. Inoltre la batteria, posizionata tra i 2 sellini, rende a Chiara la salita e la discesa un po' più faticosa.

Tornando invece al Chiosco dei mulini è una sosta consigliata sia per la location e per il servizio.
A guastare questa pace la telefonata del servizio navetta con bici per il ritorno "Sospeso". Ma visto come stava andando non ci ha certo spaventato.

Rinfrancati e riposati si riparte e poco dopo arrivo a Borghetto sul Mincio e finalmente vediamo il mulino, una grande passione di Chiara.
Sosta successiva "Parco di Sigurtà", poi apericena e a letto in un B&B a Valeggio.

Il "Parco di Sigurtà" è una tappa bella e piacevole. Con la bici poi si riesce a godere nella libertà di movimento che possono donare questi immensi spazi. 
NOTA TECNICA - La bibici è di fatto una bici un po' grande con due persone sopra. Sicuramente più comoda e versatile di un tandem ma in discesa bisogna prestare molta attenzione. Della sabbiolina o qualsiasi cosa faccia perdere l'assetto è poi difficile riprenderlo perchè il ciclista posteriore grava il suo peso sulla ruota dietro. A Sigutà abbiamo rischiato d'impararlo a nostre spese in una discesa che finiva con una curva con un po' di sabbiolina. Per fortuna andando piano e avendo oramai una buona sintonia abbiamo evitato la caduta ... ma per un soffio.